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La Realtà Aumentata può essere utilizzata non solo da smartphone, tablet o monitor. Un’ulteriore modalità di fruizione riguarda l’utilizzo di schermi detti a “specchio” (Virtual Mirror) nei quali viene riproposta un’immagine con l’aggiunta di elementi “aumentati”. Non si tratta di veri e propri specchi: mettendoci di fronte ad essi la nostra figura viene infatti ripresa da una videocamera e non riflessa. Una sorta di Realtà Aumentata delle prime origini, quando si utilizzava la webcam e il monitor del pc per visualizzare oggetti aumentati sui primi fiducial marker. In questo caso però la mimesi con il dispositivo riflettente classico è tale da rendere questa esperienza più coinvolgente, sfruttando proprio la nostra conoscenza dello specchio e le aspettative che porta con sé.
Molto spesso queste installazioni vengono proposte in luoghi pubblici molto affollati dove la gente si ritrova a interagire con figure virtuali inserite in un contesto reale. Possiamo trovare moltissimi esempi di AR di questo tipo nel campo del marketing o del divertimento. Vediamo qui sotto alcuni esempi dove il pubblico viene coinvolto in azioni impensabili fuori dal contesto “aumentato”.
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